Un recente sondaggio condotto dall’American Psychological Association dimostra come la sindrome da burnout stia diventando sempre più un problema serio per i lavoratori. In alcuni casi arriva addirittura ad avere effetti negativi sul modo in cui si vive il momento del meritato periodo di vacanze.
I risultati del sondaggio in tal senso sono decisamente preoccupanti: il 24% dei lavoratori rientrati dalle ferie sostiene che “Gli effetti positivi delle vacanze – maggiore energia e minore stress – scompaiono immediatamente non appena si ritorna al lavoro”. Il 40% invece dice che i benefici delle ferie arrivano a durare al massimo qualche giorno.
Com’è possibile che ci sia una così alta percentuale di persone che vivono tanto male il ritorno al lavoro dalle vacanze?
Secondo il sondaggio, “il 35 percento degli intervistati afferma di sperimentare stress cronico durante la giornata lavorativa, a causa della bassa retribuzione (49 percento), della mancanza di opportunità di crescita o avanzamento (46 percento), un carico di lavoro troppo pesante (42 percento) e aspettative non realistiche e troppe ore di lavoro richieste (39 per cento).”
Uno dei motivi principali per cui un terzo dei lavoratori ha dichiarato che il carico di lavoro arriva a diventare un problema è la preoccupazione di perdere informazioni importanti e opportunità durante le vacanze. Inoltre, un intervistato su cinque ha dichiarato di sentirsi troppo in colpa per prendersi del tempo libero temendo di essere visto come “poco impegnato”.
In che modo le aziende possono aiutare a superare il burnout causato dal rientro dalle vacanze? Ecco alcune strategie che chi si occupa della gestione delle risorse umane in azienda può portare avanti.
Pianificare in anticipo
Per ridurre al minimo il “trauma” di un dipendente che torna a lavorare dopo le vacanze, le organizzazioni dovrebbero sviluppare piani chiari e precisi su come verranno gestite le attività mentre un dipendente è assente. Le regole da seguire sono:
– Essere chiari sulle aspettative relative alla disponibilità e reattività dei membri del team mentre un altro membro è assente.
– Incoraggiare il personale a pianificare le richieste di ferie in anticipo, se possibile, e magari in giorni che non rientrano nelle fasi più calde dell’anno lavorativo.
Una pianificazione anticipata e attenta delle ferie aiuterà il personale a ridurre il rischio di far accumulare lavoro nel tempo libero e contribuirà anche a evitare di stressare troppo coloro che si occupano di coprire chi è in vacanza.
Sviluppare la leadership
Le organizzazioni dovrebbero impegnarsi maggiormente nel comunicare in maniera efficace e formare adeguatamente i capi rispetto a quali siano le aspettative dell’azienda rispetto alla gestione di ferie e permessi.
– Addestrandoli a tenere traccia delle ferie dei collaboratori e incoraggiandoli a farne loro stessi un uso appropriato
– Formandoli in modo che siano in grado di riconoscere situazioni di stress e burnout e insegnando loro come è possibile gestirle.
Ammorbidire il rientro
I capi dovrebbero cercare di facilitare il rientro dei collaboratori dalle vacanze aiutandoli a riprendere le normali mansioni lavorative senza frenesia. A tal scopo può essere utile:
– Diffondere la pratica di ritagliarsi del tempo per recuperare le email arretrate e altre attività che si sono accumulate durante l’assenza prima di tornare alla normalità.
– Un’altra idea potrebbe essere quella di far lavorare il dipendente da casa nel primo giorno dopo il rientro in modo da permettergli di recuperare il lavoro arretrato con più tranquillità.
Cambiare la cultura aziendale
Ecco alcuni tipici errori che si commettono in termini di cultura aziendale:
– Celebrare i dipendenti che non si prendono quasi mai del tempo libero
– Elogiare e premiare i dipendenti disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7
– Avere capi che lavorano sempre anche al di fuori dell’orario di lavoro e pretendono che i loro collaboratori facciano lo stesso.
Si tratta di una cultura aziendale che intossica l’ambiente lavorativo e può portare a casi di burnout non solo al rientro dalle vacanze ma anche nella vita lavorativa di tutti i giorni.
È importante quindi affrontare la questione coinvolgendo non solo il management ma tutti i dipendenti in apposite riunioni, all’interno delle quali stabilire una prassi condivisa per la gestione delle richieste di permessi e ferie.
[Sul cambiamento della cultura aziendale vedi anche: La valutazione del personale: un processo imprescindibile]
Seguendo questi semplici consigli si potrà favorire il benessere dei dipendenti e di conseguenza quello dell’intera organizzazione, migliorando il clima dell’ambiente lavorativo e prevenendo il turnover.