Cos’è l’affaticamento digitale? E in che modo influisce sulle attività e sulle persone?
La tecnologia è radicata nelle nostre vite, sia personalmente che professionalmente. non è necessario sottolineare che, nonostante la semplicità e la positività che porta nelle nostre vite, porta anche stress e problemi.
Un esempio di questo è l’affaticamento digitale
Circondati da schermi
Negli ultimi dieci anni, la tecnologia ha trasformato la nostra vita personale e professionale in molti modi. Le app e le tecnologie a cui abbiamo accesso hanno generalmente reso le nostre vite molto più confortevoli e produttive. La tecnologia ha anche trasformato il modo di apprendere nuove competenze, acquistare e vendere, lavorare e rimanere in buona salute.
Ma non è tutto oro quel che luccica. Oppure, in questo caso, non tutti i ping sono buoni.
Solo nei nostri ambienti di lavoro, ci siamo circondati di schermi che trasmettono continuamente un flusso di messaggi che richiedono la nostra concentrazione e attenzione. Basta pensare a una giornata lavorativa e ai molteplici mezzi con cui interagiamo.
Anche quando ci allontaniamo dagli schermi di grandi dimensioni, portiamo con noi uno o più schermi piccoli in tasca o in borsa. Quando non siamo al lavoro, stiamo comunque interagendo con il mondo digitale. Questa propensione a vivere digitalmente ha portato molti di noi a soffrire della cosiddetta sindrome da fatica digitale.
Stanchezza digitale
Allora, cos’è la stanchezza digitale?
Vogue citando un professionista del benessere ha scritto “Se ti ritrovi con gli occhi irritati, tesi, più mal di testa del solito e soffri di una cattiva postura o un aumento del dolore al collo e alle spalle, è probabile che tu stia soffrendo di stanchezza digitale. ”
Non c’è bisogno di questo elenco di sintomi per capire quanto il tempo passato davanti a uno schermo ci renda fisicamente stanchi.
Per fortuna, Vogue ha anche aggiunto: “La privazione del sonno è un fattore chiave nell’affaticamento digitale, poiché un eccesso di tempo sullo schermo può sopprimere l’ormone del’ sonno. Molto ha a che fare con la blue light emessa dagli schermi.
L’impatto della pandemia sulla fatica digitale
La pandemia non ha aiutato. Nell’ultimo anno, abbiamo tutti trascorso più tempo di quanto fossimo abituati sui nostri dispositivi tecnologici. Secondo un articolo di Salesforce, il 42% della forza lavoro degli Stati Uniti continua a lavorare da casa a tempo pieno, aumentando notevolmente la nostra dipendenza dai dispositivi per lavorare, essere connessi e divertirci. Il tempo medio trascorso con i media digitali si sta spostando verso le 7,5 ore al giorno.
Riordinare il tuo stack tecnologico
Quindi qual è la soluzione? Non potendo eliminare schermi e tecnologia dalle nostre vite, siamo tutti condannati?
La risposta è solo una: dobbiamo semplificare.
Combinare la tecnologia in meno piattaforme e canali renderà la vita dei dipendenti molto più semplice. Inoltre la tecnologia tornerebbe ad essere un aiuto, piuttosto che un disturbo.
Fare un check delle piattaforme in utilizzo è fondamentale. Eliminare i doppioni. Unire le forze o portare le cose sotto lo stesso tetto. Ci sono sempre alcune aree in cui consolidare.
La buona notizia è che molte soluzioni tecnologiche per le risorse umane possono aiutare in questo sforzo di consolidamento. La cattiva notizia è che molte soluzioni tecnologiche per le risorse umane possono aiutare in questo sforzo di consolidamento.
In altre parole, potrebbe essere necessario dedicare un po’ di tempo al confronto e allo scouting.
Keep it simple
Ironia della sorte, questo ci riporta al punto di partenza: la tecnologia. Troppa può portare a un burnout, ma la giusta quantità può rendere la vita molto più facile.