La formazione è un’importante leva di sviluppo delle competenze, dell’employer branding e dell’engagement del personale. L’implementazione di gestionali della formazione garantisce la semplificazione dei processi di management della formazione. Essa non solo annulla i tempi operativi della gestione ma fornisce importanti dati e informazioni sugli impatti e sui benefici della formazione in azienda.
La formazione dei dipendenti ha oramai superato la mera concezione obbligatoria cui questa è stata relegata per molto tempo diventando un fattore strategico su cui costruire competenze, innovazione e crescita. La principale responsabilità delle aziende è quella di garantire costante attenzione alle dinamiche di sviluppo delle competenze in un mondo in cui quelle hard si rinnovano rapidamente e quelle soft non possono essere tralasciate.
Non solo le nuove generazioni di lavoratori sono sempre più attente alla formazione ma la maggior parte di questi ritiene che le possibilità di formazione e crescita sono ormai una discriminante nella scelta del luogo di lavoro o ancor prima nella scelta delle aziende cui inviare la propria candidatura.
La formazione aziendale è quindi oggi una leva strategica per:
– Lavorare sullo sviluppo delle competenze interne, vantando lavoratori più competenti e in grado di restare al passo con i cambiamenti tecnologici e di processo;
– Migliorare l’employer branding e attirare i migliori talenti presenti sul mercato;
– Stimolare l’engagement, riducendo il tasso di turnover
– Garantire il rispetto delle normative e la sicurezza sui luoghi di lavoro
Questa consapevolezza non trova corrispondenza nell’ancora esiguo investimento che viene fatto in formazione e in strumenti gestionali della formazione dalle aziende italiane. La spiegazione la si può trovare nella scarsa attenzione ai processi di pianificazione a medio-lungo termine e di budget delle attività formative, soprattutto nelle piccole e medie imprese. Altro limite sta nella difficoltà nel calcolare il reale contributo che la formazione apporta al business e all’azienda nel suo complesso. L’ostacolo è principalmente identificabile proprio nella scarsa digitalizzazione dei processi di gestione della formazione in ambito HR. Quella della formazione è un’area in cui permane l’utilizzo di fogli Excel e altri strumenti obsoleti che non consentono analisi e correlazioni di questo tipo.
Digitalizzare la gestione della formazione con l’impiego di gestionali della formazione snelli e strategici consente invece di snellire i processi, conservare lo storico e disegnare specifiche metriche e analitiche.
Esempi di metriche legate e influenzate dalla formazione
– Costo di formazione per dipendente. L’investimento medio dell’azienda per la formazione di un dipendente è il primo indicatore da cui partire per valutare l’efficacia del piano formativo.
– Tasso di frequenza dei corsi. Calcolare il ROI della formazione non è semplice, ma dovremmo almeno tracciare quanto sia attiva la partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione aziendali.
– Efficacia della formazione. L’efficacia della formazione può essere monitorata tramite survey rivolte sia a responsabili che a dipendenti. In questo modo ci assicureremo che i corsi sostenuti siano stati utili per migliorare la loro produttività.
– Gap di competenze. Metrica fondamentale per calcolare il gap tra le competenze effettive del personale e il livello che dovrebbero raggiungere per ricoprire al meglio il proprio ruolo.
Numerosi sono anche gli esempi di metriche influenzate dalla formazione:
– Tasso di utilizzo di strumenti informatici. È un indicatore utile a verificare se la formazione erogata sui software e sui gestionali introdotti in azienda abbia portato a un alto tasso di adozione degli stessi.
– Tasso di promozione interna. Si calcola rapportando il numero di persone promosse per il numero totale dei dipendenti. Questa è un’utile metrica che indica per la capacità di retention. Un alto tasso di promozione è indice di un’attività formativa che sviluppa le competenze dei dipendenti e li prepara alla crescita in azienda.
– Tasso di turnover volontario. Gli investimenti nella formazione possono ridurre il numero di dimissioni annuali.
– Survey sul livello di soddisfazione dei dipendenti. Per calcolare il livellodi gradimento del personale il metodo migliore è sottoporlo a un questionario anonimo. Perché non pensare ad una sorta di “WorkAdvisor” chiedendo ai dipendenti quanto consiglierebbero la propria azienda come luogo di lavoro, in una scala da 1 a 10.
Conclusioni
La formazione è più che mai fondamentale per la crescita di un’azienda e delle sue persone. Grazie alla digitalizzazione, esistono gli strumenti per ottimizzarne l’efficienza, monitorarne i risultati e renderla organica e concretamente produttiva al business aziendale. Occorre quindi spingersi oltre l’erogazione dei corsi obbligatori mettendo la formazione al centro dei propri processi e dotandosi di soluzioni in grado di renderla virtuosa.