Abbiamo intervistato Linda Seniga, HR Recruiter in Cooperativa La Vela, Cooperativa sociale Onlus italiana che ha scelto di utilizzare HRTools per digitalizzare e supportare la propria area HR, in particolare quella del recruiting.
Linda ci ha raccontato i percorsi che l’hanno portata a ricoprire i ruoli di HR Recruiter e formatrice e di come questi riescano a convivere grazie alla sua dedizione e passione; ci ha parlato dei suoi progetti e delle sue idee sul mondo delle risorse umane dentro e fuori La Vela e del lavoro che HRTools sta svolgendo nella quotidianità lavorativa della cooperativa.
Enrico Petretto (HR Expert HRTools) – Ciao Linda, grazie per essere qui oggi. Partirei con questa domanda. Perché hai deciso di fare l’HR?
Linda Seniga (HR Recruiter Cooperativa La Vela) – Tutto è partito con un’esperienza di tirocinio all’interno della Cooperativa La Vela e lì ho “scoperto” tutto il mondo delle risorse umane.
Io ho un’altra formazione e, non avendo mai fatto un corso di laurea specifico in organizzazione del lavoro, ho colto questa opportunità per esplorare un altro ambito.
È scattata la scintilla e non ne sono più uscita.
EP – Ho visto da LinkedIn che hai un profilo professionale molto variegato. Me ne parli?
LS – Hai ragione, infatti per tutta la settimana non mi dedico solo alle risorse umane, ma accompagno esternamente, al ruolo di HR Recruiter in La Vela anche il ruolo di formatrice.
Ho fatto formazione in diversi enti del territorio dentro e fuori la provincia di Brescia e, con altre colleghe, abbiamo fondato la nostra associazione con la quale promuoviamo interventi per il benessere psicofisico.
A oggi questi sono i mondi che ho esplorato, che più mi appassionano e in cui opero, le risorse umane e la formazione.
EP – Mi parli dell’associazione?
LS – L’ associazione Sidus, che ho fondato insieme ad altre 4 colleghe, è nata nel 2019.
L’obiettivo che ci poniamo è quello di diffondere la cultura psicologica del benessere nel territorio, partendo da progetti di prevenzione, laboratori sulle emozioni e favorendo la consapevolezza corporea della persona.
È un’attività che porto avanti parallelamente al mio ruolo di HR Recruiter.
EP – Come gestisci il doppio ruolo di HR e formatrice?
LS – Per me non è difficile, è una convivenza che mi stimola, mi piace questa variabilità.
Bisogna darsi delle priorità e questo richiede molto impegno, ma devo riconoscere che lavoro anche in una realtà che me lo permette.
Il mio ruolo principale è quello di recruiter, poi vengono gli altri ruoli, se ci sono delle scadenze la Cooperativa viene prima e tutto il resto dopo.
EP – Nonostante un percorso accademico diverso rispetto a quello di un HR, come ti sei avvicinata al ruolo che ricopri oggi in La Vela?
LS – L’interesse era già nato durante l’Università mentre seguivo alcune materie di approfondimento al corso di laurea in psicologia, tra cui risorse umane e selezione del personale.
Poi è arrivato il tirocinio e qui è nata la passione per il ruolo, influenzata, in primis, dall’ambiente in cui mi sono trovata che mi ha cresciuto, dalle persone che mi hanno formato.
La possibilità che mi è stata data di giocare in più ruoli per sentirmi completa a livello professionale è il motivo trainante che mi ha spinto a restare insieme alla Cooperativa, senza dimenticare l’interesse per la materia, ma a oggi la differenza più grande l’hanno fatta proprio l’ambiente e le persone.
EP – Il tuo percorso formativo è stato un valore aggiunto per La Vela?
LS – 50 e 50. Da principio non cercavano una figura con una laurea specifica in psicologia, ma il percorso intrapreso insieme alla mia versatilità sono stati due elementi utili a creare l’incastro perfetto tra me e la Cooperativa.
Infatti, la mia formazione psicologica è un vantaggio nella gestione dei rapporti con i colleghi e, a mio avviso, ha anche fornito un contributo nella co-costruzione (insieme all’intero gruppo Risorse Umane) di una cultura organizzativa volta all’ascolto, alla negoziazione e alla centralità della persona.
Nonostante questa predisposizione e formazione antecedente, in Vela il mio percorso è stato prima di tutto formativo e poi lavorativo. Sento che Vela mi ha formata come Recruiter ma anche come Lavoratrice.
EP – Che cosa vuol dire fare recruiting in La Vela?
LS – Lavorando a stretto contatto con i territori, fare recruiting in Vela significa attrarre e trattenere risorse provenienti da zone molto estese e diverse (i nostri servizi sono distribuiti in tanti distretti della Provincia di Brescia), significa saper rendere le proposte lavorative interessanti in base al percorso di vita delle persone lasciando spazio anche ai cambiamenti. Significa saper comunicare modi di lavorare in Vela, per dare modo alle risorse di sentirsi rappresentate all’interno di questa realtà.
Direi che la territorialità, la voglia di sperimentarsi, la flessibilità e l’organizzazione sono requisiti importanti. Senza dimenticare le competenze relazionali da cui si dirama tutto, perché quando le persone sono il fulcro del tuo lavoro ciò che conta sono le relazioni, non solo le competenze tecniche.
Non c’è un manuale d’istruzioni e la natura stessa della selezione varia con il contesto in cui è applicata. Anche le richieste che arrivano dai comuni sono sempre specifiche, legate a quel preciso momento e per quello specifico bisogno.
EP – Che ambiente hai trovato nella Cooperativa?
LS – Ho trovato un ambiente innanzitutto estremamente disponibile, un clima informale nonostante i ruoli siano ben definiti.
Le relazioni non si basano su rapporti gerarchici rigidi ma sull’informalità, quasi come se tutti fossimo alla pari ma riconoscendo allo stesso tempo che ognuno di noi ha le sue responsabilità.
La disponibilità è sempre di casa, quando hai bisogno c’è sempre qualcuno che si adopera per darti una mano e non lasciarti solo.
Chi entra viene accolto sempre con tanta cordialità, c’è l’interesse sincero a conoscere la persona che si ha davanti e di trasmetterle la cultura di lavoro della Cooperativa.
EP – Dalla teoria alla prassi. Quali sono i cambiamenti che hanno segnato questo passaggio?
LS – Il passaggio alla pratica deve fare i conti con le tempistiche, le risorse e la natura specifica dei servizi che gestisce l’azienda/cooperativa, se ti confronti con le persone hai un approccio di lavoro di un certo tipo, se lavori in una realtà che gestisce prodotti o beni ne hai un altro.
Ripensando a quando studiavo selezione all’università e a quando sono arrivata in La Vela, bisogna fare i conti con variabili che gli studi non ti insegnano a gestire, aspetti della vita quotidiana che richiedono una negoziazione tra ciò che hai imparato sopra i libri e ciò che ti è possibile fare sul posto di lavoro.
EP – Ho visto che lavorate con fasce molto specifiche, prima infanzia, adolescenti, anziani. Quali sono le professionalità che andate a selezionare per ogni singola area?
LS – Educatori, Psicologi, Assistenti sociali, Fisioterapisti, ASA, OSS. La maggior parte dei servizi richiedono figure educative e assistenziali. Altri servizi sono più specifici, a quel punto bisogna essere anche specialisti in quell’area d’intervento.
EP – Come team HR che obiettivo vi siete dati introducendo HRTools?
LS – L’obiettivo con cui ci siamo avvicinati allo strumento è stato quello di migliorare la gestione della selezione, in termini di comunicazione, di archiviazione dei dati dei candidati, di gestione delle campagne e per ridurre l’utilizzo del cartaceo.
EP – Cosa vi ha portato a digitalizzare i vostri processi e a introdurre HRTools per gestire tutta la parte di recruiting?
LS – Ci siamo accorti che avevamo bisogno di sistematizzare i nostri processi.
Il numero delle nostre selezioni è altissimo, ogni mese abbiamo 8-9 posizioni aperte e quindi anche il numero di assunzioni è elevato.
Per questi motivi abbiamo deciso di introdurre HRTools, uno strumento che ci ha aiutato a lavorare in maniera più agile e sistematica.
EP – Com’è stato accolto lo strumento? Immediatamente o ci sono state delle barriere?
LS – Lo strumento è utilizzato da noi delle risorse umane. Il primo approccio è stato molto importante perché ha favorito la coordinazione di tutto il team, un gioco di squadra e un lavoro che ha dato i loro frutti, permettendoci di soddisfare le nostre esigenze come risorse umane e di raggiungere i nostri obiettivi come gruppo HR e come parte della cooperativa La Vela
EP – Come ti vedi rispetto al tuo ruolo nei prossimi anni?
LS – Così. Mi vedo come una professionista che farà convivere, sempre, in armonia le aree in cui si è formata.
EP – Se dovessi dare un consiglio a chi si sta avvicinando al mondo HR quale sarebbe?
LS – Avere tantissima pazienza, mettersi sempre in discussione perché è un mondo che evolve rapidamente. Non pensare mai che tutto sia assoluto, bisogna essere sempre molto aperti a considerare le alternative e l’eventualità di tornare sui propri passi. Uscire dagli schemi!