I responsabili HR si sono sempre trovati in una posizione scomoda, giocano un ruolo dove è importante conquistarsi la fiducia sia da parte del Management che dei dipendenti.
Questa situazione già di per sé difficile è stata ancor più complicata dalla pandemia che ha caratterizzato quest’ultimo anno.
L’impatto di questi ultimi 12 mesi sul nostro modo di organizzare il lavoro obbliga la gestione delle risorse umane ad evolversi ancora una volta. Abbiamo bisogno di ridisegnare le teorie e le pratiche del 21 ° secolo per soddisfare le nuove, inaspettate, esigenze.
Allora, da dove cominciare?
In primo luogo le organizzazioni assumeranno sempre più la forma di reti piuttosto che di strutture formali. I leader e le risorse umane faciliteranno la collaborazione tra colleghi e team separati da distanze, fusi orari e culture. Una parte significativa di questi potrebbe essere costituita da persone che partecipano a progetti specifici e che una volta raggiunti gli obiettivi del team, passeranno al successivo incarico. In effetti, il “Gartner’s 9 Future Trends of Work Report” stima che il 32% delle organizzazioni stia già sostituendo i dipendenti a tempo pieno con lavoratori contingenti al fine di avere un risparmio sui costi.
Di conseguenza, l’approccio alla gestione delle risorse umane dovrà trasformarsi in “distruptive”.
Analizziamo, brevemente, quali sarebbero i punti salienti di questo nuovo approccio alla gestione delle risorse umane.
1. Indicare, non imporre 👆🏼
Da sempre una delle funzioni degli HR è stata quella di custode della cultura dell’organizzazione. Gli HR sono sempre stati promotori dell’adesione a queste regole comportamentali. Senza dubbio, questo è necessario per creare una metodologia operativa unificata. Tuttavia, spesso porta anche a pratiche restrittive che limitano la creatività e la sperimentazione, da un lato, ma anche il bilanciamento vita-lavoro.
Ormai, i dipendenti non hanno più a che fare solo con il loro lavoro specifico. In molti casi, devono affrontare nuove, molteplici e contemporanee sfide come problemi di salute dei familiari stretti, necessità di studio online dei loro figli, organizzazione degli spazi e delle attività private. Ciò significa che i manager e gli HR devono svolgere il ruolo di guide e mentori aiutando, supportando e indicando soluzioni per aiutare i dipendenti a lavorare nei loro nuovi ambienti con un approccio più morbido e innovativo.
2. Consigliare, non giudicare 👨🏼⚖️
L’improvviso passaggio allo Smart working ha entusiasmato alcuni nelle fasi iniziali di questo cambiamento, ma l’euforia ha lasciato ben presto spazio alla preoccupazione.
I sondaggi, tra cui uno di Kincentric, un’azienda di Spencer Stuart, evidenziano come la pandemia abbia avuto molteplici impatti sulla vita dei lavoratori. I responsabili delle risorse umane devono quindi indossare simultaneamente il cappello di confidenti e quello di consiglieri. Mentre si allungano per tendere loro una mano, dovranno assicurarsi di adottare un approccio imparziale. Ciò sarà particolarmente necessario quando si tratta di bilanciare le esigenze dell’organizzazione con quelle dei suoi dipendenti.
3. Il cambiamento della gestione ✅
La comunità HR deve quindi rendersi conto che le pratiche adottate nell’era dell’economia dei servizi non funzioneranno più per l’era digitale in cui viviamo ora. In un tale ambiente, un dipendente ha più tempo di contatto con i manager che non con le risorse umane.
La qualità di questa interazione assume, inoltre, un significato maggiore dato che gran parte di essa è remota e priva di connessione sociale, a differenza del passato.Pertanto, estendere la gestione delle risorse umane oltre la funzione delle risorse umane non è più una possibilità, ma una necessità.Ciò significa che i professionisti delle risorse umane devono consentire a tutti i manager dell’organizzazione di possedere anche gli strumenti di gestione finora ad appannaggio della funzione risorse umane. Ciò richiederà un aumento della maturità e della capacità di gestire i processi delle persone, con l’aiuto di tool digitali che sono diventati imprescindibili per il mondo HR.
Il punto di partenza ottimale per intraprendere questo viaggio è ricucire la fiducia nel tessuto dell’organizzazione e consentire a manager, dipendenti e reparto HR di avere fiducia l’uno nell’altro. Per farlo nel migliore dei modi, senza farsi condizionare dalla soggettività e dall’emotività, affidarsi ad una piattaforma di digitalizzazione dei processi è la decisione più saggia che si possa prendere.