Metaverso: tutti ne abbiamo sentito parlare nonostante sia una realtà a cui ancora non molti abbiano avuto accesso. Il metaverso è un nuovo modo di interagire con la tecnologia attraverso spazi di realtà virtuale. Sono numerosi gli appassionati di tecnologia che sostengono che nel futuro, il metaverso sarà parte della nostra quotidianità, ma ciò che rende questa voce una possibilità concreta è il fatto che quest’anno il report del KPMG ha deciso di dedicare uno studio al rapporto tra HR e realtà aumentata. Non solo: la Microsoft sta lavorando per trasformare i meeting online in un’esperienza immersiva con avatar all’interno di spazi virtuali attraverso la piattaforma Teams. E non è l’unico progetto in costruzione che entrerà a far parte delle nostre giornate lavorative nei prossimi anni.
Nelle aziende, quali attività avverranno nel metaverso?
Secondo il report KPMG del 2023, la possibilità che il metaverso diventi un potenziamento dello smart working è concreta: le principali piattaforme per riunioni online stanno lavorando per creare degli spazi in cui svolgere i meeting con il visore VR e un proprio avatar.
Ad oggi, ci sono svariati progetti del metaverso che probabilmente entreranno a far parte della quotidianità delle aziende entro i prossimi 10 anni. Il più tangibile è quello dei tour virtuali degli uffici per i candidati, in modo che possano sperimentare una giornata tipo in ufficio prima ancora di svolgere un colloquio.
La realtà virtuale verrà anche ampiamente adoperata nei processi di OnBoarding e Valutazione del personale: i neoassunti impareranno ad usare i macchinari più delicati grazie a programmi di training che avverranno nella realtà virtuale e acquisiranno dimestichezza attraverso simulazioni che avverranno nel metaverso, mentre i manager potranno avere un report del possibile stato d’animo di un collaboratore davanti a una valutazione.
In realtà, il metaverso è già adoperato in alcune realtà HR…
Nel Recruiting l’utilizzo del VR è già diventato realtà: aziende come la Deutsche Bank o Actiview, e di recente anche l’esercito britannico, hanno già condotto campagne di assunzione con selezioni che prevedono, per una parte, delle prove nella realtà virtuale. Per adesso, il metaverso è stato scenario di prove di processi di selezione in più step, ma la direzione in futuro è verso colloqui svolti interamente tramite un avatar.
Metaverso: come funzionerà il lavoro nella realtà aumentata?
Andare a lavoro comodamente da casa tramite un avatar che si sposta in uno spazio virtuale è una realtà che sembra uscita da un film di fantascienza degli anni ‘80. Molti ricorderanno videogiochi storici come The Sims, che funzionano proprio con un avatar che interagisce con altri in uno spazio virtuale, ma la realtà aumentata non è un qualcosa che si limita a un personaggio che si muove in uno spazio informatico.
Uno spazio virtuale è parte del metaverso quando rispetta questi requisiti:
- Possibilità di generare interconnessione tra mondi digitali diversi (il lavoro, la casa, il bar, ma anche le stanze di videogaming);
- Possibilità di portare oggetti dal mondo reale a quello virtuale e viceversa;
- Possibilità di utilizzare valute virtuali come i bitcoins per effettuare pagamenti e fare acquisti.
Davanti a una interconnessione così stretta tra vita reale e virtuale, sorgono i primi dubbi sull’etica del metaverso. Mandare il tuo avatar in riunione con i colleghi mentre tu sei a casa in smart ad aspettare l’elettricista può avere il grande effetto benefico di annullare le distanze, ma immaginare di vivere una vita parallela in uno spazio virtuale è alienante e fa quasi paura.
Se da un lato questo tipo di esperienza ha il vantaggio di avvicinare un lavoratore allo spazio di lavoro e ai propri collaboratori anche quando lavora in remoto, il rischio di moltiplicare la sensazione di isolamento della realtà dello smart working è dietro l’angolo. Inoltre, come fattore negativo c’è la cosiddetta motion sickness VR, ossia sensazioni di nausea e pesantezza date dal passare troppo tempo in una realtà virtuale.
Ad oggi si parla ancora troppo poco del rapporto tra metaverso e risorse umane e i pochi risultati google aggiornati sono perlopiù costituiti da studi accademici o report di grandi società. Questo perché questi progetti sono ancora in fase di sviluppo e, per questo motivo, questo genere di notizia è ancora poco discussa e raggiunge solo una nicchia di appassionati e curiosi.
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