Come percepiamo le nostre performance?
Cosa significa fare una buona performance? Non sempre c’è allineamento tra cosa significa fare bene un’attività. Per qualcuno la priorità è l’esecuzione a regola d’arte, curando i dettagli, per qualcun altro magari è concludere il compito rispettando e scadenze, per altri arrivare alla
conclusione avendo costruito un risultato condiviso. Se non c’è una comunicazione efficace a monte, i momenti di confronto e feedback possono diventare critici.
Quindi… ho lavorato bene?
Una performance è adeguata quando si raggiungono i risultati richiesti? O quando si rispettano le scadenze, a prescindere dal contenuto della propria consegna? Quando si ottimizzano i tempi? Probabilmente ogni lavoratore ha una risposta diversa a questa domanda. In particolare, i lavoratori dipendenti tendono a valutare le proprie performance in base a ciò che percepiscono, in maniera conscia o inconscia, in linea con le priorità del proprio superiore.
Come si risolve questo disallineamento?
Un approccio che permette di superare gli ostacoli dovuti alla forte soggettività dei valori legati alla buona riuscita di una performance è l’MBO- Management by Objective. L’MBO è un metodo di Performance management che prevede una definizione condivisa di obiettivi comuni tra
collaboratore e proprio responsabile, insieme a misurabilità degli obiettivi e obiettività del feedback. Lo spazio per la soggettività degli obiettivi- e quindi dispendiosi equivoci- è ridotta.
Ma non tutto può essere misurato oggettivamente!
Sempre maggiore importanza hanno progetti e attività che non possono essere misurate oggettivamente, o potrebbero, ma a fronte di un alto sforzo richiesto. Come si risolve questo eterno dilemma?
Nella classificazione degli obiettivi rientrano anche i cosiddetti obiettivi NUM, ossia Non Univocamente Misurabili. I NUM sono obiettivi che sono specifici, ma che non possono avere una scala di riferimento per la misurazione che sia univocamente condivisa- come può essere ad
esempio lo sviluppo di una competenza.
Gli effetti positivi della comunicazione delle performance attese.
Chiarire e unificare all’interno di un’azienda la considerazione di una performance positiva o negativa non ha solo l’effetto di rendere il lavoro più mirato e, quindi, efficiente. Le aziende che adottano un sistema di gestione basato su questo modello riescono a combinare, grazie a una
maggiore chiarezza e a una più realistica calendarizzazione degli obiettivi che ne consegue, exploration- ossia ricerca, variazione, assunzione di rischi, sperimentazione, gioco, flessibilità, scoperta, innovazione- ed exploitation- ossia perfezionamento, scelta, produzione, efficienza,
selezione, implementazione, esecuzione. Ed è questo che caratterizza le aziende considerate ambidestre. L’MBO, infatti, si dimostra essere il metodo di organizzazione del PM più efficace sul lungo periodo: permette di avere una visione più misurabile e realistica sugli obiettivi avanti nel tempo rispetto ad altri approcci.
La tua azienda vorrebbe introdurre il modello MBO ma non sapete da dove partire? Avete già adottato questo metodo e avete bisogno di tener traccia degli obiettivi sia qualitativi che quantitativi? Con scale completamente personalizzabili? Un gestionale HR può essere la soluzione. Grazie al nostro modulo MBO, progettato per adattarsi a tutte le necessità della tua azienda, è possibile fissare i KPI da raggiungere – l’unità base del ragionamento MBO. Un gestionale permette la completa digitalizzazione del processo in modo che tutte le parti coinvolte possano accedere ai dati impostati in ogni momento- e in pochi click. HR Tools è progettato da esperti nel settore apposta per semplificare e velocizzare i processi e ridurre il margine di equivoco il più possibile. Vuoi dare un’occhiata? I nostri HR Expert sapranno guidarti nell’adozione di questo metodo, su misura per la tua azienda!