Ormai se n’è parlato ovunque: le difficoltà delle aziende contemporanee sono soprattutto legate all’engagement da parte dei dipendenti. Una soluzione ancora di nicchia, ma che si è dimostrata molto efficace, è l’istituzione di uno “shadow board”, un “consiglio ombra“, che consiste in un gruppo di dipendenti non esecutivi che collabora con i dirigenti su iniziative strategiche. Lo scopo? Sfruttare le intuizioni dei gruppi più giovani e diversificare le prospettive a cui sono esposti i dirigenti.
In cosa consiste lo shadow board?
Quante volte capita nella vita personale di avere delle situazioni ricorrenti, insormontabili, caotiche, per poi parlarne con una persona completamente esterna ai fatti che trova una soluzione ovvia? La vita aziendale non è tanto diversa sotto questo punto di vista.
Uno shadow board è tipicamente composto da 13 persone provenienti da una sezione trasversale dell’azienda. Il profilo ideale dei membri del direttivo ombra è una persona giovane – nella maggior parte delle volte millennial o GenZ. Il numero 13 è un numero orientativo, poiché 13 persone non sono né troppe né poche per un comitato- naturalmente, non si tratta di una regola ferrea.
Lo scopo principale dello shadow board è quello di fornire intuizioni, feedback e idee ai responsabili decisionali senior dell’azienda, rappresentando il punto di vista della loro generazione. I membri imparano anche a conoscere la strategia e le decisioni dell’azienda, in modo da poterle condividere con i loro colleghi e fare rete.
Fonte: Corporate Governance Institute
Uno shadow board ideale include individui dai background variegati, meglio se membri di comunità diverse, o persone dal diverso genere, grado di istruzione, ruolo aziendale e, nei casi che lo permettono, anche gruppo etnico.
A che pro?
Gli shadow board offrono ai giovani lavoratori la visibilità e l’accesso che desiderano. Questa visibilità può spesso portare a un significativo avanzamento di carriera. In particolare, l’impatto e le intuizioni dello shadow board possono portare a risultati preziosi che di solito sfuggono ai dirigenti più anziani.
Una cultura positiva dell’ambiente di lavoro (in cui i dipendenti si sentono apprezzati) è la priorità assoluta per i dipendenti della generazione Z e dei millennial nella scelta dell’organizzazione in cui lavorare. Gli shadow board offrono ai dipendenti più giovani un forum fondamentale per esprimere le proprie idee, intuizioni, tendenze e preoccupazioni e per promuovere il cambiamento, facendoli sentire visti e apprezzati dall’organizzazione e facendoli partecipare emotivamente al suo successo.
Fonte: Inkling
https://inkling.group/insights/shadow-board-directors/
La creazione di una cultura e di pratiche di leadership inclusive aumenta inoltre la capacità del team di condividere le conoscenze, innovare e collaborare su iniziative rivolte ai dipendenti e ai clienti. Sviluppare la diversità di pensiero durante i forum di leadership e la pianificazione strategica permette di aumentare l’interruzione, la creatività e l’emergere di nuove idee e prospettive. Lo shadow board consente inoltre di testare le nuove idee e le iniziative di cambiamento rivolte alle generazioni più giovani prima di implementarle su larga scala.
Ma…funziona?
Consideriamo i success case di Prada e Gucci, due aziende di moda con un buon curriculum per quanto riguarda la capacità di stare al passo con i gusti dei consumatori- e chi più di loro- di plasmarli. Fino a poco tempo fa, Prada godeva di margini elevati, di un leggendario direttore creativo e di buone opportunità di crescita. Ma dal 2014 ha assistito a un calo delle vendite. Nel 2017, l’azienda ha infine ammesso di essere stata “lenta nel comprendere l’importanza dei canali digitali e degli “influencer” online che stanno sconvolgendo il settore”.
Nello stesso periodo, sotto la direzione del CEO Mario Bizzarri, Gucci ha subito una trasformazione completa che ha reso l’azienda più rilevante per il mercato odierno. Gucci ha creato un comitato ombra composto da Millennials che, dal 2015, si incontra regolarmente con il team senior. Secondo Bizzarri, lo shadow board comprende persone provenienti da diverse funzioni; sono “le persone più talentuose dell’organizzazione, molte delle quali molto giovani”. Parlano delle questioni su cui si concentra il comitato esecutivo e le loro intuizioni sono “servite come campanello d’allarme per i dirigenti”. Da allora le vendite di Gucci sono cresciute del 136%, passando da 3.497 milioni di euro (anno fiscale 2014) a 8.285 milioni di euro (anno fiscale 2018). Nello stesso periodo, le vendite di Prada sono diminuite dell’11,5%, passando da 3.551 milioni di euro (esercizio 2014) a 3.142 milioni di euro (esercizio 2018).
Fonte: Harvard Business Review
https://hbr.org/2019/06/why-you-should-create-a-shadow-board-of-younger-employees
Simili allo shadow board…
Un approccio simile allo shadow board è quello del reverse mentoring, dove i dipendenti più giovani vengono assegnati in coppia con dipendenti di lunga data, in modo da formarsi a vicenda sulle skills su cui si è più ferrati.
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